Come da tradizione inaugurando un nuovo anno accademico – oggi il 494° ! – si è soliti render conto dell’attività svolta nell’anno che si conclude e si enunciano le linee fondamentali dei programmi che s’intendono realizzare per l’anno prossimo e oltre. La nostra Accademia – si sa –   ha come sue dominanti modalità di presenza l’organizzazione di convegni e di conversazioni finalizzate alle presentazione e discussione di libri, l’edizione del “Bullettino senese di storia patria” diretto da Duccio Balestracci e di rilevanti ricerche o fonti, nonché la collaborazione con istituzioni e istituti che ritengano utile e funzionale un nostro apporto.

Vorremmo, anzi, avere più ascolto anche quando mettiamo all’ordine del giorno questioni che riguardano la nostra città e progetti che ne consolidino o rilancino, per quanto possibile, in una fase per più versi critica, la sua cresciuta culturale e le politiche necessarie a costruire una cittadinanza più attiva e consapevole, più aperta, mai chiusa in paralizzanti e boriose nostalgie localistiche.

Ci auguriamo vivamente che con il sindaco Luigi De Mossi e con il nuovo governo comunale da poco insediato prosegua un fruttuoso reciproco ascolto e un critico e fecondo dialogo.

Ed è al Comune che rivolgo il mio primo ringraziamento per il sostegno che continua ad accordarci. Così come voglio ringraziare la segretaria Maria Assunta Ceppari, il vicepresidente Enzo Mecacci e tutti i soci che hanno in spirito di volontariato e con entusiasmo a render concreti i nostri programmi. Esili per ragioni immaginabili, ma crediamo significativi e tali da dare continuità al ruolo che la nostra, come le altre Accademie, svolge per arricchire il panorama dell’offerta formativa pensata per i cittadini. Occupiamo, oso sperare con dignità, la linea di confine che unisce ricerca scientifica e divulgazione, approfondimenti tematici e acquisizione dei risultati da un pubblico che vorremmo sempre più largo, giovane, incuriosito. Innegabile è il contributo fattivo dell’Università degli studi e dell’Università per stranieri attraverso tanti docenti che rispondono generosamente ai nostri inviti.

Non starò ad elencare le occasioni più importanti che hanno caratterizzato l’anno che si chiude. Ma non posso non citare in testa ad ogni altro obiettivo conseguito l’edizione della documentazione  sulla “Visita apostolica alla diocesi di Siena di Francesco Bossi” (1575). La trascrizione curata da Catoni e Fineschi e ora rivista e annotata da Mario De Gregorio e Doriano Mazzini è finalmente edita, e al primo seguirà un secondo volume per il quale monsignor Arcivescovo Antonio Buoncristiani si è detto disponibile ad assicurare l’impegno complementare della stessa Diocesi.

A questo riguardo sento il dovere di ringraziare il Ministero per i beni e le attività culturali che con le sue erogazioni ha permesso l’uscita del primo volume e con quelle comunicateci permetterà di proseguire l’opera intrapresa oltre che lo svolgimento delle attività più tipiche da sempre realizzate.

L’elenco degli appuntamenti dà la misura del nostro modo di interpretare una missione che non è facile onorare nella maniera dovuta.

Per l’attività culturale dell’a. a. 2017/2018, dunque, mi limiterò a citare in termini burocratici, e me scuso, gli incontri più significativi:

Sabato 28 ottobre 2017, ore 9,30, San Gimignano, Palazzo comunale, collaborazione della nostra Accademia alla Giornata di studi “La Maestà di Lippo Memmi, 1317-2017”.

Martedì 7 novembre 2017, ore 17, presso la Sala degli Intronati di Palazzo Patrizi si è tenuta l’inaugurazione del 493° anno accademico con due prolusioni ispirate al tema “1915-1918: anno per anno la Grande Guerra vissuta dai senesi”. Nicola Labanca, dell’Università degli Studi di Siena, ha tenuto un intervento dal titolo: Il terzo anno di guerra in Europa e la rotta di Caporetto; Laura  Vigni, direttore della sezione di Storia dell’Accademia, ha pronunciato un intervento su Le nuove difficoltà per i senesi nel 1917 e l’effetto di Caporetto. La nostra presenza nel fitto calendario di iniziative relative alla rilettura della Grande Guerra è stato grazie particolarmente a Nicola Labanca, Laura Vigni, Giuliano Catoni, Gabriele Maccianti e Marina Gennari ispirato ad un intenso lavoro di ricerca delle fonti culminato nell’esposizione ospitata al Santa Maria della Scala. Lo scorso 6 novembre si è tenuta la conferenza conclusiva di una serie che ha esplorato anno per anno il tempo doloroso dell’immane conflitto per come incise nella vita politica e sociale delle nostre terre. Siamo stati ben lontani da ogni tono di repellente e superficiale retorica.

15 febbraio 2018 – Sala degli Intronati di Palazzo Patrizi: presentazione del libro di Mariella Zoppi, Vivere i centri storici. Tutela e valorizzazione a 50 anni dalla Commissione Franceschini.

28 febbraio 2018 – Archivio di Stato di Siena-Biblioteca Comunale degli Intronati, in collaborazione con l’Accademia degli Intronati: Giornata di studi, Mostra documentaria e Mostra bibliografica, 1367-2017 seicentocinquantesimo anniversario della morte del beato Giovanni Colombini e della costituzione dell’Ordine dei Gesuati. Il fuoco sacro dei Gesuati: l’eredità culturale del Colombini e dei suoi seguaci.

15 marzo 2018 – presentazione del libro Le vie di Ambrogio. Ambrogio Lorenzetti e l’arte sacra lungo le vie commerciali della Maremma senese, con Roberto Barzanti (Presidente dell’Accademia degli Intronati), Oris Carrucoli (curatore del volume), Mario Papalini (editore) e Bruno Santi, accademico degli Intronati, già Soprintendente per i Beni Artistici e Storici delle province di Siena e Grosseto.

22 marzo 2018 – Sala storica della Biblioteca Comunale: presentazione in collaborazione con la nostra Accademia del libro La lunga ritirata del sergente Bocci, a cura di Michele Pieri e Gabriele Maccianti.

27 marzo 2018 – Sala degli Intronati di Palazzo Patrizi: presentazione del libro di Paolo Ciampi e Elisabetta Mari, L’aria ride. In cammino per i boschi di Sibilla e Dino.

16 aprile 2018 – Sala storica della Biblioteca Comunale: presentazione del libro di Maria Elena Cortese, L’aristocrazia toscana. Sette secoli (VI-XII) (Spoleto, Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo. Collana Istituzioni e società, n. 23), 2017, pp. X-444).

18 aprile 2018 – Sala storica della Biblioteca Comunale: presentazione del libro di Simonetta Losi, La lingua ‘senese’ di Federigo Tozzi (Betti editrice). Presentatore Riccardo Castellana (Università di Siena).

15 maggio 2018 – Sala storica Biblioteca Comunale. Giornata di studio, “Malessere sociale e confronto politico a Siena tra il 1919 e il 1925”.

18-19 maggio 2018, Grosseto, Sala Pegaso – Castiglione della Pescaia, Casa Ximenes, collaborazione alle giornate di studio “San Guglielmo di Malavalle e l’Ordine dei Guglielmiti in Toscana. Culto, iconografia vicende istituzionali”.

Giovedì 22 marzo 2018, ore 17, Sala storica della Biblioteca Comunale degli Intronati, presentazione a cura di Fabio Mugnaini, docente di antropologia all’Università di Siena del libro: La lunga ritirata del sergente Bocci. Da Caporetto al Piave con la brigata Vicenza, a cura di Michele Pieri e Gabriele Maccianti.

24 maggio 2018 – presentazione, in collaborazione con l’Accademia degli Intronati, del libro di Paolo Passaniti: Mezzadria. Persistenza e tramonto di un archetipo culturale (G. Giappichelli, 2017).

25 maggio 2018 – Archivio di Stato di Siena e Sala degli Intronati: Giornata di studio su “La legislazione suntuaria dal medioevo all’età moderna nello spazio di Siena e Grosseto”.  Gli Atti della Giornata di studio saranno pubblicati prossimamente a cura dell’Accademia degli Intronati.

15 giugno 2018 – Sala degli Intronati: Giornata di studio per Marcantonio Cinuzzi, Scacciato Intronato.

6 novembre 2018 – Sala degli Intronati – Ultimo appuntamento dedicato al ciclo di conferenze “1915-1918: Anno per Anno la Grande Guerra vissuta dai senesi”. Interventi di Nicola Labanca e Laura Vigni.

Mercoledì 6 dicembre 2017 – L’Accademia, in collaborazione con la Biblioteca comunale degli Intronati e con l’Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali, ha organizzato un convegno e una mostra bibliografica parallela su Mario Verdone. Lo sguardo oltre lo schermo. Incontro di studi nel centenario della nascita (1917-2017). È uscito il volume che ne raccoglie gli Atti, curato da Stefano Moscadelli. Ora parte dell’Archivio di una figura profondamente legata alla storia della città è custodita nella Biblioteca Comunale e incrementerà gli archivi di personalità che hanno raggiunto una notevolissima consistenza

Sono stati inoltre realizzati i volumi: Fonti musicali senesi. Storie, prassi e prospettive di ricerca, Atti della Giornata di Studi, Siena 17 ottobre 2016, a cura di G. Giovani, Siena 2018; CD con gli Atti della Giornata di Studi, Siena 25 maggio 2018: La legislazione suntuaria dal medioevo all’età moderna nello spazio di Siena e Grosseto, a cura di M.A. Ceppari Ridolfi, E. Mecacci e P. Turrini, Siena 2018; Il fuoco sacro dei Gesuati. L’eredità culturale del Colombini e dei suoi seguaci. Repertorio di documenti colombiniani, a cura di M.A. Ceppari Ridolfi e P. Turrini, Siena 2018; Il fuoco sacro dei Gesuati. L’eredità culturale del Colombini e dei suoi seguaci, Catalogo della mostra bibliografica, a cura di S. Centi, R. De Benedictis e M. De Gregorio, Siena 2018;

Ci tengo a rammentare le relazioni contenute negli Atti del Convegno curato da Duccio Balestracci e dedicato ad un tema scottante: “Identità cittadine e uso della storia” (19-20 maggio 2017). Identità è un brutta parola e molto discutibile se sbandierata come rigida chiusura e ripiegamento sulle glorie passate. E l’uso della storia che promoviamo vuol essere critico, consapevole della varietà di voci e intrecci che hanno reso Siena un centro di produzione culturale, un “caso” di spicco europeo. E si continuerà a renderlo tale, oltre malintesi e ostilità.

Abbiamo voluto inaugurare il nuovo anno invitando Luca Scarlini, istrionico scrittore e drammaturgo. Scarlini presenterà il suo recente L’ultima regina di Firenze, edito da Bompiani, un volume che disegna con minuta erudizione e accesa fantasia vizi e avventure della dinastia al tramonto. Il racconto di Scarlini non fila liscio: si compone di quadri – quasi sketch – che uno dopo l’altro si snodano a formare un saporoso itinerario di episodi e aneddoti, lasciando al lettore-spettatore la libertà di assemblare i pezzi secondo sue personali predilezioni. La precisione dei dettagli è maniacale, il gusto per l’ironia si compiace del grottesco in un brillante susseguirsi di piccanti retroscena e sontuose cerimonie, di magniloquenza e di miseria. Piluccando momenti senesi si potrebbe stendere un lungo elenco di episodi emblematici. In questa folla di mostri e di mostruosità spicca delicato il profilo altero della pallida Violante di Baviera, rifilata in sposa ad un freddo Ferdinando. Rimasta vedova, venne destinata al governo di Siena. Non desiderava sfarzosi festeggiamenti di accoglienza – aprile 1717 –, ma chi poteva trattenere i vanitosi e ospitali senesi? La Fonte Gaia al suo arrivo zampillò vino. A Siena respirava un’altra aria, più fresca e più libera di quella della vicina capitale.

È con questi intendimenti, con questi sentimenti, riaffermando il nostro appassionato amore per le vicende della città, per la sua storia e i suoi progetti, e il nostro modesto impegno, necessario per dare basi conoscitive al suo futuro, che dichiaro aperto il 494° anno accademico degli Intronati.

Roberto Barzanti