Giovedì 4 novembre, alle 17.00, presso l’Aula Magna dell’Accademia dei Fisiocritici avrà luogo la presentazione della nuova edizione de “Il pensiero poetante. Saggio su Leopardi” di Antonio Prete (Milano, Mimesis, 2021). Presiede e coordina Roberto Barzanti.
Antonio Prete ci accompagna con uno stile chiaro ed elegante nella lettura dello Zibaldone di Leopardi, in un volume divenuto un classico per gli studi sul grande poeta marchigiano.
Nelle sue pagine prende forma un dialogo assiduo tra il pensiero degli antichi e quello dei moderni, ed emergono con forza alcuni grandi temi che ci riguardano da vicino: la centralità del desiderio, la critica della civiltà, la distanza dalla natura, la ricordanza, il rapporto tra finitudine e infinito.
Antonio Prete ha insegnato Letterature comparate all’Università di Siena. Della sua attività di critico, poeta e narratore ricordiamo i saggi “Prosodia della natura” (1993), “Finitudine e Infinito. Su Leopardi” (1998), “Trattato della lontananza” (2008), “All’ombra dell’altra lingua. Per una poetica della traduzione” (2011), “Il cielo nascosto. Grammatica dell’interiorità” (2016), “La poesia del vivente. Leopardi con noi” (2019), i volumi di poesie “Se la pietra fiorisce” (2012), “Tutto è sempre ora” (2019) e le prose narrative “L’imperfezione della luna” (2000), “L’ordine animale delle cose” (2008) e “Quaderno delle stagioni” (2018). Ha tradotto “I fiori del male” di Baudelaire e altre opere di illustri poeti francesi nell’antologia “L’ospitalità della lingua” (2014). I suoi scritti sono stati tradotti in diverse lingue.