Giovedì 18 novembre alle ore 17.00, presso la Sala degli Intronati in Palazzo Patrizi, Gioachino Chiarini e Marilena Caciorgna presenteranno il libro di Mino Gabriele, I sette talismani dell’Impero (Edizioni Adelphi, 2021).

Ai nostri occhi può sembrare strano che i trionfi dell’Impero romano venissero attribuiti soprattutto a sette oggetti gelosa­mente custoditi nei penetrali dei templi del­l’Urbe, e che dalla loro presenza si facesse dipendere la durevolezza e l’invincibilità di quel mondo. Eppure, già in epoca regia e, guardando a Costantinopoli, ancora dopo la caduta dell’Urbe, i Romani credevano fer­mamente che quegli oggetti – doni prodigio­si, testimoni della benevola volontà sopran­naturale, reliquie magiche e arcane – fossero i veri fautori dell’ordine e dell’eternità del­l’imperium, le sue autentiche e sicure fonda­menta. Di quei talismani, e della loro tutela occulta e simbolica, racconta questo libro di Mino Gabriele, che ripercorre storie e leggende, discerne il vero dal falso, riesce a co­gliere i significati manifesti e quelli nascosti attraverso l’esame critico delle fonti lettera­rie e dei riscontri archeologici, ricostruendo così un irripetibile, straordinario patrimonio di miti. E per il lettore, anche grazie alle im­magini che arricchiscono il volume, sarà un viaggio appassionante nel mondo sacro degli antichi, dove il credibile e l’incredibile convi­vevano in sorprendente e ordinaria comu­nione.

“I Romani furono un popolo di profonda religiosità, di una visione cosmica sacralmente percepita e ordinata nello spazio e nel tempo, in cui “naturale” e “soprannaturale” si coniugavano secondo una continua, recondita metamorfosi. Stabilire e conservare una relazione accorta, timorata, intelligente con il mondo divino fu prioritario per riconoscere e affermare la propria identità culturale, fu la loro cifra materiale e spirituale.

“Consapevoli” dell’impossibilità di racchiudere in un solo nome o in una sola immagine il divino e le sue arcane dinamiche, rispettarono qualsiasi altra concezione del sacro che non fosse la loro, incontrata con l’espandersi dell’imperium”.

Presiede l’incontro il Presidente dell’Accademia degli Intronati, Roberto Barzanti.